CHI E' IL PALEONTOLOGO?



Il Paleontologo è uno scienziato che si interessa della vita del passato grazie all'osservazione dei fossili. I fossili sono infatti resti o tracce di piante e animali antici.
La paleontologia non è sinonimo però di archeologia che invece è lo studio dell' uomo in epoca storica cioè dal presente fino a circa 10.000 anni fa. 

Tra le varie specializzazioni che un paleontologo può scegliere sono da rammentare:

Paleontologia dei vertebrati - lo studio degli animali "superiori". Molte persone pensano unicamente ai dinosauri quando sentono parlare di paleontologia ma i vertebrati fossili includono oltre ai rettili anche gli uccelli, i mammiferi, gli anfibi ed i pesci.

Paleontologia degli invertebrati - lo studio degli animali fossili senza scheletro.

Palaeobotanica - lo studio delle piante fossili.

Palinologia - lo studio dei microfossili, particolarmente dei pollini e delle spore organiche.

Palaeoecologia - lo studio degli ambienti antichi e degli organismi che li abitavano. Questo ramo della paleontologia è diventato popolare durante gli ultimi 20 anni ed è spesso una parte importante dello studio degli altri campi la paleontologia.

Tafonomia - questo è lo studio di come un organismo si è fossilizzato. Include la ricostruzione delle cause di morte, le modalità di deperimento, sepoltura e fossilizzazione dell' organismo.

Micropalaeontologia - lo studio dei fossili microscopici, spesso molto importanti per la ricerca del petrolio ed alle industrie estrattive.



Cosa è necessario per diventare un bravo paleontologo?


Un palaeontologo è uno scienziato che ha compiuto studi avanzati in paleontologia. Una laurea in geologia o scienze naturali è solitamente il primo passo.

Le conoscenze di base consistono in:

  • Matematica, Fisica e Chimica
  • Geologia nelle sue varie materie fondamentali di base

    Inoltre sono necessarie per poter proseguire a buon livello

  • Conoscenze informatiche
  • Lingue straniere (almeno inglese)

A questo punto oltre che tanta passione bisogna avere un pizzico di follia per iniziare a "toccare con mano" quanti più fossili è possibile siano essi  trovati oppure catalogati in musei, strutture universitarie, collezioni private. Dovrete pensare ad ottenere quanta più esperienza potete. La maggior parte dei paleontologi deve sviluppare ottime conoscenze di biologia e ecologia (materie spesso ignorate nelle facoltà italiane di Geologia), materie chiave per capire la biologia e la tassonomia degli animali.
La geologia è importante quanto l'ecologia per capire sia gli ambienti di vita che gli ambienti in cui  l'organismo fossile è stato depositato, questo per una corretta interpretazione dei vasti processi geologici che stavano accadendo quando il fossile era un organismo vivente.

Qual'è la realtà lavorativa in Paleontologia?


Dopo la laurea il proseguo sarà o una Collaborazione con qualche Ente di ricerca, oppure un Dottorato all'Università oppure una Borsa di Studio presso Musei o Enti Parco.
Il settore privato offre interessanti occasioni di lavoro per Micropaleontologi essenzialmente nel campo estrattivo soprattutto nei paesi stranieri.
Soggiorni per studio e/o specializzazione all'estero presso le varie strutture interessate (anche scavi , ecc.) sono forse uno dei passi più interessanti per acquisire la mentalità giusta ed avere la possibilità di incontrare modalità di ricerca di più ampio respiro.

Non sono molte le università nel mondo che offrono possibilità in campo paleontologico ma le poche che vi sono spesso sono ottimi programmi di ricerca in paesi e posti ancora non studiati sotto questo aspetto.

Se decidete di non proseguire con una carriera universitaria avanzata potete ottenere comunque un lavoro in paleontologia come tecnico.

Sono numerosissimi infine, gli appassionati che, pur non avendo intrapreso un iter di studi universitari, contribuiscono alla diffusione e alla conoscenza della Paleontologia sia per quanto riguarda la ricerca e il ritrovamento di esemplari fossili, sia per quanto riguarda la divulgazione scientifica della stessa che rappresenta forse il senso ultimo di tanti studi, che se non divulgati rimangono magramente patrimonio di cerchie ristrette di cultori della materia.







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