TITANITE - CaTiSiO5 - | ||||
CLASSE MINERALOGICA: silicato GRUPPO: trimetrico SISTEMA: monoclino (gruppo spaziale: C2/c) ABITO: prismatico, tabulare e cuneiforme; raramente si presenta in aggregati; frequenti sono i geminati DUREZZA: 5-5,5 PESO SPECIFICO: 3,3-3,6 INDICE DI RIFRAZIONE: na=1,90 nb=1,95 ng=2,02 (birifrangente) COLORE: giallo e verde in varie tonalità, bianco, bruno, rosso-bruno, nero LUCENTEZZA: adamantina TRASPARENZA: da trasparente a traslucida, raramente opaca SFALDATURA: indistinta in due direzioni STRISCIO: polvere bianca FRATTURA: concoide PLEOCROISMO: forte tricroismo GENESI: si rinviene in filoni pegmatitici ed in rocce metamorfiche (spesso in scisti cristallini) GIACIMENTI: Usa (California), Canada (Ontario), Russia, Pakistan ed anche in Italia (Monte Vesuvio) CENNI STORICI: la titanite è un minerale a cui sono stati assegnati nel tempo molti nomi in funzione delle sue varietà: una varietà trasparente è chiamata sfeno (in greco significa cuneo), la titanite gialla vinosa è chiamata castellite (dal nome dello scopritore Castelli), altra varietà è il leucoxeno ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: è un nesosilicato, ha una elevata dispersione (0,051), caratteristica che le dona un bellissimo fuoco (non ha però un grande impiego in gemmologia a causa della non elevata durezza); osservandola con una lente si può osservare lo sdoppiamento delle inclusioni a causa dell'alta birifrangenza. La titanite è un minerale da cui è possibile ricavare titanio, elemento di enorme importanza nella preparazione di leghe (conferisce una elevata resistenza agli acidi ed alla corrosione), nell'industria vetraria, della ceramica e tessile; la titanite può essere utilizzata come minerale tal quale per fini gemmologici (tagliata a brillante) ma non è molto preziosa COMMENTO: si riconosce grazie all'abito, alla lucentezza ed alla frequente geminazione; i cristalli più belli di titanite costituiscono un campione di interesse mineralogico per i collezionisti VOTO: 6 |
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