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CLASSE MINERALOGICA: ossido
GRUPPO: dimetrico
SISTEMA: trigonale (gruppo
spaziale: R3_c)
ABITO: bei cristalli di abito tabulare
e prismatico
DUREZZA: 9 (e' un gradino della scala
di Mohs)
PESO SPECIFICO: 3,98-4,10 (spesso però
é proprio 4,00)
INDICE DI RIFRAZIONE: ne=1,762
nw=1,770 (birifrangenza 0,008)
COLORE: rosso (var. rubino), blu (var. zaffiro), arancio (var. padparadshah), bianco, giallo, bruno,
grigio; sono possibili sfumature di viola, verde e rosa
LUCENTEZZA: vitrea (fino a
subadamantina)
TRASPARENZA: da trasparente a
traslucida ad opaca (viene chiamato radice)
SFALDATURA: assente
STRISCIO: polvere bianca
FRATTURA: concoide
PLEOCROISMO: dicroismo da debole a forte
(colori ed intensità dipendono dalla varietà)
GENESI: si forma in ambiente
metamorfico (metamorfismo regionale e di contatto); corindone si rinviene anche in rocce
ignee e depositi alluvionali
GIACIMENTI: i siti principali dove
viene estratto il corindone sono quelli dove esso si rinviene nelle sue varietà
principali e sono: per i rubini in Birmania,
Siam, Sri Lanka (sono i principali, i rubini
del Sri Lanka a causa delle inclusioni di rutilo possono presentare il fenomeno
dell'asterismo), in Vietnam, in Tanzania ed in minor parte in Cina e Yugoslavia (rubini
abbastanza brutti); per quanto riguarda gli zaffiri
le nazioni più ricche, in ordine di importanza sono Australia, Sri Lanka, Myanmar,
Thailandia, Cambogia, Vietnam, Madagascar, India (esistono altri giacimenti ma sono molto
meno importanti); i principali giacimenti di Padparadshah sono in Sri Lanka
CENNI STORICI: il nome deriva dal
sanscrito kuruvinda che era il nome con cui questa popolazione chiamava il rubino.
Questo minerale ha sempre avuto ed ha ancora oggi un ruolo di primo piano nell'economia
mineraria mondiale per la sua importanza in campo gemmologico (è facilissimo trovare
zaffiri e rubini incastonati in gioielli di ogni epoca)
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO:
é famoso per le sue varietà: rubino, zaffiro e padparadshah; di solito è fluorescente, fonde a temperature di poco
superiori ai 2000 °C ed è molto resistente ad agenti chimici corrosivi; può presentare
i fenomeni ottici dell'asterismo e della cangianza. Gli usi del corindone sono molteplici:
come abrasivo (è presente per un terzo nello smeriglio), in mole, affilatoi, carta
vetrata, per la produzione di ceramiche e prodotti ininfiammabili (in forni) e come perno
di supporto per orologi; ovviamente quando si rinviene in qualità da taglio viene
impiegato in gioielleria. Viene inoltre venduto anche come minerale da collezione ed
impiegato in cristalloterapia
COMMENTO: durezza, abito e località di
rinvenimento sono indizi preziosi per il riconoscimento del corindone; è il minerale che
tutti conoscono (famose le sue varietà rubino
e zaffiro) ma pochi sanno come si chiama
VOTO: 9 |
Corindone su matrice |
Radici di rubino |
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